sicurezza domestica e inquinamento indoor
Non tira una bella aria
tra le pareti di casa,
….. tra inquinanti chimici, naturali, animali e anche radioattivi non c’è proprio di che stare allegri.
“Una mattina Gregor Samsa si svegliò da sogni angosciosi e si trovò trasformato in un mostruoso insetto….“ purtroppo per noi questo non è solo il devastante incipit di uno dei piu’ famosi romanzi del 900, ma e’ anche un aspetto della realta’ con la quale conviviamo quotidianamente tra le pareti domestiche.
Se fuori le polveri sottili e gli NOX avvelenano la nostra giornata in casa l’ inquinamento indoor la fa da padrone.
La polvere, spesso invisibile, è composta per ogni granello da migliaia di allergeni vegetali, sostanze nocive chimiche , e dai residui dei metaboliti di ospiti indesiderati: parassiti, acari, topi e anche gli scarafaggi di Kafka.
Primi fra tutti gli acari, storici nemici "indoor", resi oggi più numerosi dal fatto che le nostre case sono sempre più adatte a loro. La colpa delle abitudini della vita modera con le nostre abitazioni a prova di spiffero, molto riscaldate e in cui non si cambia a sufficienza l'aria.
Abitudini che vanno a nozze con gli acari, piccoli scarafaggi a cui piace vivere in ambienti caldo umidi. I più a rischio sono, come per l ‘influenza bambini , anziani e persone debilitate: per difenderli bisogna fare come Mary Poppins ed armarsi di stracci antipolvere, aspirapolvere con filtri assoluti, prodotti antiparassiti, spazzole e tanta pazienza.
Discorso a se per il letto con coprimaterassi e copricuscini dalle fibre spesse, frequenti cambi e doppie federe dovrebbero farci avere sogni un po’ migliori di quelli di Gregor Samsa; cambiare l’ aria prima di coricarsi vale come consiglio per tutti i tipi di inquinamento indoor dal radon alla formaldeide con qualche attenzione per i pollini.
E già! ci sono anche i pollini che da marzo ad ottobre inoltrato ci perseguitano in casa e fuori.
I pollini veicolano gli allergeni proteine di difesa che le piante producono quando sono attaccate dai loro parassiti o in situazioni di stress ambientale. Oggi questa produzione è più massiccia anche per via dell'aumento di CO2 e, in generale, dello smog. Fenomeni a cui si affianca l'innalzamento di un grado della “temperatura globale".
E cosi’ le piante si adattano producendo super pollini che risultano ancora più aggressivi e irritanti e che aggrediscono il sistema immunitario in maniera sempre più violenta.
L’ ambrosia non è purtroppo il cibo dell’ immortalità, ma una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, oggetto di campagne ed ordinanze di sfalcio in Lombardia, presenta una concentrazione di allergeni raddoppiate rispetto al passato e in continuo aumento.
Non va meglio dal punto di vista del rilascio di inquinanti chimici da parte dei materiali da costruzione e di arredamento.
Il progetto europeo INDEX ha valutato i rischi per la salute associati all'esposizione a composti chimici volatili presenti negli ambienti interni sulla popolazione europea e ha stilato una lista delle sostanze di maggior interesse sulla base del loro impatto sulla salute. È emerso che i composti a maggior priorità sono: formaldeide, monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene e naftalene.
Peggio per quanto riguarda gli idrocarburi volatili, inclusi carbonili a basso peso molecolare. Il progetto Indoor Air Monitoring and Exposure Assessment (AIRMEX) (2003-2008) ha dimostrato che in casa la concentrazione è piu’ elevata che fuori.
Tutto questo non deve neanche stupire piu’ di tanto, l’ ambiente chiuso con tendaggi ed acchiappa fantasmi (polveri e fumi) ovviamente non fa che concentrare tutto quello che sta all’ esterno.
Per ultimo ma non ultimo la radioattività dei materiali usati per la costruzione ; la recente direttiva europea approvata il 5.12.13 dal Consiglio della UE stabilisce, per fortuna, i nuovi standard di sicurezza per la protezione della salute dei lavoratori e della popolazione dai rischi di esposizione alle radiazioni ionizzanti (59/2013) anche in relazione ai materiali da costruzione usati, con una limitazione… queste regole valgono da oggi in poi…..
Articolo 75 - Radiazioni gamma emesse da materiali da costruzione
2. Per i materiali da costruzione che sono stati individuati dagli Stati membri come oggetto di attenzione dal punto di vista della radioprotezione, tenendo conto dell'elenco indicativo di materiali di cui all'allegato XIII in riferimento alle radiazioni gamma emesse da tali materiali, gli Stati membri garantiscono che, prima dell'immissione sul mercato di tali materiali:
a) siano determinate le concentrazioni di attività dei radionuclidi specificati nell'allegato VIII e che
b) siano fornite su richiesta alle autorità competenti informazioni sui risultati delle misurazioni e il corrispondente indice di concentrazione di attività, nonché altri fattori pertinenti come definito nell'allegato VIII.
Del resto l’ argomento non è nuovo i primi studi risalgono al periodo eroico dell’ energia nucleare per scopi pacifici gli anni 50; nella Svezia innovativa di allora si scopri che nel calcestruzzo alleggerito con l’ allume di scisto il valore di attività del kg di calcestruzzo superava tranquillamente i 3000 Bq/kg con punte sino a 4-5000.
In Italia i materiali radioattivi sono da sempre usati nelle costruzioni conseguenza dell’ attiva geologia del nostro paese.
Valori tipici per i tufi materiali comuni al posto dei mattoni in laterizio in tutta l’ Italia centrale e meridionale sono sono i seguenti:
– 1245-2335 Bq/kg per il 40K
– 99-542 Bq/kg per il 232Th
– 136-316 Bq/kg per il 226Ra, membro della famiglia radioattiva dell’238U
I muri delle case sono fatti spesso di rocce tal quali, in molti casi ricche di radionuclidi naturali (quali tufi e graniti appunto ed anche marmi (rossi).
Oppure possono contenere componenti derivate da rocce, per via dell’aggiunta di “inerti” o “leganti” che, se ad esempio di origine vulcanica, possono aumentare nettamente la concentrazione di attività del calcestruzzo (materiali pozzolanici). O peggio ancora materiali di sostituzione e di recupero come le ceneri con proprietà pozzolaniche delle centrali a carbone (contenuto di radio 1300 Bq/kg, 500 Bq/kg di torio e 1500 Bq/kg di potassio 40), le scorie di altoforno 5000 Bq/kg, i fosfogessi 3000 Bq/kg.
Nel documento della Commissione Europea (Radiation Protection 112) viene introdotto un indice di concentrazione di attività “I” per identificare i materiali critici, così definito:
I = Ca ra226/300 Bq/kg + C Th232/200 Bq/kg + C K40/3000 Bq/kg.
I dovrebbe essere inferiore a 1 affinché un determinato materiale possa essere considerato “idoneo” per la costruzione di un nuovo edificio, anche se viene raccomandato di tendere verso: I uguale a 0.5.
Molti paesi, sia europei che non, avevano comunque già fissato nella propria legislazione nazionale un limite al contenuto di radioattività dei materiali da costruzione proprio impiegando l’indice I.
Sui denominatori dell’ indice I ci sono pareri discordi sul peso del singolo radionuclide perché entra in gioco anche la tossicità chimica oltre che il rateo di emissione ed il tipo.
Un esame condotto dall’ Università degli Studi di Perugia su alcune scuole della Regione ha evidenziato valori dell’ indice di controllo superiori a 3.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che il rischio individuale di cancro da radon sia compreso fra 3 e 6 x 10-5 Bq/m3 , l’ esposizione complessiva considerando anche il rateo di dose dovuto agli altri emettitori raddoppia facilmente questo valore.
Nel mio lavoro tutto questo è comune da alcuni anni, ma solo adesso la sensibilità comincia ad essere un fattore comune e i regolamenti edilizi comunali si adeguano. A volte però veniamo chiamati perché confusi con gli acchiappa fantasmi e questa la dice lunga sulle priorità di chi ti ascolta. C’ è un fondamento logico; spesso castelli e case infestate da presenze e luminescenze non sono altro che fenomeni fisici facilmente spiegabili.
Con la strumentazione giusta e sapendo cosa cercare le manifestazioni paranormali si rivelano semplici campi elettromagnetici o gas naturali che però possono essere altrettanto pericolosi per chi abita le case infestate.
Fuochi fatui, piromanzia, radon, TMS (transcranial magnetic stimulation) non sono altro che le facce di una stessa medaglia ossia tira una brutta aria in casa vostra.
Oggi sappiamo che la stimolazione magnetica transcranica si basa sul principio fondamentale dell'induzione elettromagnetica o Legge di Faraday: una corrente elettrica in uno stimolatore produce un campo magnetico, e il cambio di campo magnetico induce un flusso di corrente nei conduttori vicini, inclusi i tessuti umani. Il campo elettrico E prodotto è dato dal rapporto tra il cambio di campo magnetico nel tempo t.
Un rilevatore EMF (Electro Magnetic Field) dovrebbe quindi bastare anche se non è esaustivo per i fanatici dell’ ESP...
In un certo senso avevano ragione nei secoli bui quando si attribuiva a queste manifestazioni una sorta di energia che allora veniva considerata una energia metafisica o meglio mefitica perché il soggetto percepiva odori di putrefazione che in realtà erano solo nella sua mente.
Da qui con felice intuizione nel ‘900 si comincio a parlare di "energia psichica", di telepatia, di chiaroveggenza. di fenomeni di poltergeist, di ipnosi.
In realtà niente entità paranormali o energia psichica di streghe e fattucchiere ma una semplice stimolazione elettro-magnetica dei lobi temporali del nostro ipotalamo o gas velenosi che salgono dalle fondazioni non impermeabilizzate delle vecchie case.
Parafrasando un famoso advertising :
“Se avete un dubbio…. il dubbio che la vostra casa sia contaminata dal radon o infestata dagli acari o avvelenata dalla formaldeide o dalle polveri sottili chiamateci! Per le misure dei fenomeni fisici siamo i migliori, per il metafisico e le presenze oscure ci stiamo attrezzando…!”
….. tra inquinanti chimici, naturali, animali e anche radioattivi non c’è proprio di che stare allegri.
“Una mattina Gregor Samsa si svegliò da sogni angosciosi e si trovò trasformato in un mostruoso insetto….“ purtroppo per noi questo non è solo il devastante incipit di uno dei piu’ famosi romanzi del 900, ma e’ anche un aspetto della realta’ con la quale conviviamo quotidianamente tra le pareti domestiche.
Se fuori le polveri sottili e gli NOX avvelenano la nostra giornata in casa l’ inquinamento indoor la fa da padrone.
La polvere, spesso invisibile, è composta per ogni granello da migliaia di allergeni vegetali, sostanze nocive chimiche , e dai residui dei metaboliti di ospiti indesiderati: parassiti, acari, topi e anche gli scarafaggi di Kafka.
Primi fra tutti gli acari, storici nemici "indoor", resi oggi più numerosi dal fatto che le nostre case sono sempre più adatte a loro. La colpa delle abitudini della vita modera con le nostre abitazioni a prova di spiffero, molto riscaldate e in cui non si cambia a sufficienza l'aria.
Abitudini che vanno a nozze con gli acari, piccoli scarafaggi a cui piace vivere in ambienti caldo umidi. I più a rischio sono, come per l ‘influenza bambini , anziani e persone debilitate: per difenderli bisogna fare come Mary Poppins ed armarsi di stracci antipolvere, aspirapolvere con filtri assoluti, prodotti antiparassiti, spazzole e tanta pazienza.
Discorso a se per il letto con coprimaterassi e copricuscini dalle fibre spesse, frequenti cambi e doppie federe dovrebbero farci avere sogni un po’ migliori di quelli di Gregor Samsa; cambiare l’ aria prima di coricarsi vale come consiglio per tutti i tipi di inquinamento indoor dal radon alla formaldeide con qualche attenzione per i pollini.
E già! ci sono anche i pollini che da marzo ad ottobre inoltrato ci perseguitano in casa e fuori.
I pollini veicolano gli allergeni proteine di difesa che le piante producono quando sono attaccate dai loro parassiti o in situazioni di stress ambientale. Oggi questa produzione è più massiccia anche per via dell'aumento di CO2 e, in generale, dello smog. Fenomeni a cui si affianca l'innalzamento di un grado della “temperatura globale".
E cosi’ le piante si adattano producendo super pollini che risultano ancora più aggressivi e irritanti e che aggrediscono il sistema immunitario in maniera sempre più violenta.
L’ ambrosia non è purtroppo il cibo dell’ immortalità, ma una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, oggetto di campagne ed ordinanze di sfalcio in Lombardia, presenta una concentrazione di allergeni raddoppiate rispetto al passato e in continuo aumento.
Non va meglio dal punto di vista del rilascio di inquinanti chimici da parte dei materiali da costruzione e di arredamento.
Il progetto europeo INDEX ha valutato i rischi per la salute associati all'esposizione a composti chimici volatili presenti negli ambienti interni sulla popolazione europea e ha stilato una lista delle sostanze di maggior interesse sulla base del loro impatto sulla salute. È emerso che i composti a maggior priorità sono: formaldeide, monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene e naftalene.
Peggio per quanto riguarda gli idrocarburi volatili, inclusi carbonili a basso peso molecolare. Il progetto Indoor Air Monitoring and Exposure Assessment (AIRMEX) (2003-2008) ha dimostrato che in casa la concentrazione è piu’ elevata che fuori.
Tutto questo non deve neanche stupire piu’ di tanto, l’ ambiente chiuso con tendaggi ed acchiappa fantasmi (polveri e fumi) ovviamente non fa che concentrare tutto quello che sta all’ esterno.
Per ultimo ma non ultimo la radioattività dei materiali usati per la costruzione ; la recente direttiva europea approvata il 5.12.13 dal Consiglio della UE stabilisce, per fortuna, i nuovi standard di sicurezza per la protezione della salute dei lavoratori e della popolazione dai rischi di esposizione alle radiazioni ionizzanti (59/2013) anche in relazione ai materiali da costruzione usati, con una limitazione… queste regole valgono da oggi in poi…..
Articolo 75 - Radiazioni gamma emesse da materiali da costruzione
2. Per i materiali da costruzione che sono stati individuati dagli Stati membri come oggetto di attenzione dal punto di vista della radioprotezione, tenendo conto dell'elenco indicativo di materiali di cui all'allegato XIII in riferimento alle radiazioni gamma emesse da tali materiali, gli Stati membri garantiscono che, prima dell'immissione sul mercato di tali materiali:
a) siano determinate le concentrazioni di attività dei radionuclidi specificati nell'allegato VIII e che
b) siano fornite su richiesta alle autorità competenti informazioni sui risultati delle misurazioni e il corrispondente indice di concentrazione di attività, nonché altri fattori pertinenti come definito nell'allegato VIII.
Del resto l’ argomento non è nuovo i primi studi risalgono al periodo eroico dell’ energia nucleare per scopi pacifici gli anni 50; nella Svezia innovativa di allora si scopri che nel calcestruzzo alleggerito con l’ allume di scisto il valore di attività del kg di calcestruzzo superava tranquillamente i 3000 Bq/kg con punte sino a 4-5000.
In Italia i materiali radioattivi sono da sempre usati nelle costruzioni conseguenza dell’ attiva geologia del nostro paese.
Valori tipici per i tufi materiali comuni al posto dei mattoni in laterizio in tutta l’ Italia centrale e meridionale sono sono i seguenti:
– 1245-2335 Bq/kg per il 40K
– 99-542 Bq/kg per il 232Th
– 136-316 Bq/kg per il 226Ra, membro della famiglia radioattiva dell’238U
I muri delle case sono fatti spesso di rocce tal quali, in molti casi ricche di radionuclidi naturali (quali tufi e graniti appunto ed anche marmi (rossi).
Oppure possono contenere componenti derivate da rocce, per via dell’aggiunta di “inerti” o “leganti” che, se ad esempio di origine vulcanica, possono aumentare nettamente la concentrazione di attività del calcestruzzo (materiali pozzolanici). O peggio ancora materiali di sostituzione e di recupero come le ceneri con proprietà pozzolaniche delle centrali a carbone (contenuto di radio 1300 Bq/kg, 500 Bq/kg di torio e 1500 Bq/kg di potassio 40), le scorie di altoforno 5000 Bq/kg, i fosfogessi 3000 Bq/kg.
Nel documento della Commissione Europea (Radiation Protection 112) viene introdotto un indice di concentrazione di attività “I” per identificare i materiali critici, così definito:
I = Ca ra226/300 Bq/kg + C Th232/200 Bq/kg + C K40/3000 Bq/kg.
I dovrebbe essere inferiore a 1 affinché un determinato materiale possa essere considerato “idoneo” per la costruzione di un nuovo edificio, anche se viene raccomandato di tendere verso: I uguale a 0.5.
Molti paesi, sia europei che non, avevano comunque già fissato nella propria legislazione nazionale un limite al contenuto di radioattività dei materiali da costruzione proprio impiegando l’indice I.
Sui denominatori dell’ indice I ci sono pareri discordi sul peso del singolo radionuclide perché entra in gioco anche la tossicità chimica oltre che il rateo di emissione ed il tipo.
Un esame condotto dall’ Università degli Studi di Perugia su alcune scuole della Regione ha evidenziato valori dell’ indice di controllo superiori a 3.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che il rischio individuale di cancro da radon sia compreso fra 3 e 6 x 10-5 Bq/m3 , l’ esposizione complessiva considerando anche il rateo di dose dovuto agli altri emettitori raddoppia facilmente questo valore.
Nel mio lavoro tutto questo è comune da alcuni anni, ma solo adesso la sensibilità comincia ad essere un fattore comune e i regolamenti edilizi comunali si adeguano. A volte però veniamo chiamati perché confusi con gli acchiappa fantasmi e questa la dice lunga sulle priorità di chi ti ascolta. C’ è un fondamento logico; spesso castelli e case infestate da presenze e luminescenze non sono altro che fenomeni fisici facilmente spiegabili.
Con la strumentazione giusta e sapendo cosa cercare le manifestazioni paranormali si rivelano semplici campi elettromagnetici o gas naturali che però possono essere altrettanto pericolosi per chi abita le case infestate.
Fuochi fatui, piromanzia, radon, TMS (transcranial magnetic stimulation) non sono altro che le facce di una stessa medaglia ossia tira una brutta aria in casa vostra.
Oggi sappiamo che la stimolazione magnetica transcranica si basa sul principio fondamentale dell'induzione elettromagnetica o Legge di Faraday: una corrente elettrica in uno stimolatore produce un campo magnetico, e il cambio di campo magnetico induce un flusso di corrente nei conduttori vicini, inclusi i tessuti umani. Il campo elettrico E prodotto è dato dal rapporto tra il cambio di campo magnetico nel tempo t.
Un rilevatore EMF (Electro Magnetic Field) dovrebbe quindi bastare anche se non è esaustivo per i fanatici dell’ ESP...
In un certo senso avevano ragione nei secoli bui quando si attribuiva a queste manifestazioni una sorta di energia che allora veniva considerata una energia metafisica o meglio mefitica perché il soggetto percepiva odori di putrefazione che in realtà erano solo nella sua mente.
Da qui con felice intuizione nel ‘900 si comincio a parlare di "energia psichica", di telepatia, di chiaroveggenza. di fenomeni di poltergeist, di ipnosi.
In realtà niente entità paranormali o energia psichica di streghe e fattucchiere ma una semplice stimolazione elettro-magnetica dei lobi temporali del nostro ipotalamo o gas velenosi che salgono dalle fondazioni non impermeabilizzate delle vecchie case.
Parafrasando un famoso advertising :
“Se avete un dubbio…. il dubbio che la vostra casa sia contaminata dal radon o infestata dagli acari o avvelenata dalla formaldeide o dalle polveri sottili chiamateci! Per le misure dei fenomeni fisici siamo i migliori, per il metafisico e le presenze oscure ci stiamo attrezzando…!”